
Medico e autore teatrale, con il testo La guardiana del faro (Intermittenze) ha vinto il premio Per voce sola 2007, portato in scena da Angela Pagano, con le musiche originali di Nicola Piovani, al XXX Festival Benevento Città Spettacolo, poi ripreso nel 2012 al Teatro San Ferdinando di Napoli...
Read moreBiography - Francesco Scotto
Medico e autore teatrale, con il testo La guardiana del faro (Intermittenze) ha vinto il premio Per voce sola 2007, portato in scena da Angela Pagano, con le musiche originali di Nicola Piovani, al XXX Festival Benevento Città Spettacolo, poi ripreso nel 2012 al Teatro San Ferdinando di Napoli nella Stagione del Teatro Stabile.
Nel 2009 ha vinto il V premio Fersen con il monologo L’orribile regalo.
Nel 2013 ha partecipato con il corto Nessuno, sul problema del caporalato, al progetto Teatro in Provincia promosso dal Centro Nazionale Drammaturgia Italiana Contemporanea.
Nel 2014 è stato segnalato con il testo Chi è di scena (In gabbia) al 58° Premio Vallecorsi.
Nel 2015 è stato finalista con il monologo Le ziette al concorso per drammaturgia Un bagaglio di idee.
Nel 2016 è stato finalista con il testo L’imprevisto al Premio letterario “Lago Gerundo”.
email: scottfra@libero.it
LA GUARDIANA DEL FARO
Dramma.it: La guardiana del faro ha vinto il Premio "Per voce sola 2007" nell'ambito della rassegna "Scrittori in città". E' stato portato in scena, per la regia di Norma Martelli, Produzione Compagnia dell’Ambra, da una straordinaria protagonista del teatro italiano: Angela Pagano, erede di una grande tradizione teatrale. Uno spettacolo poetico e vitale in cui l’attrice è accompagnata nel suo monologo da Sara Convertino, talentuossissima giovane fisarmonicista, con le musiche composte per lo spettacolo da Nicola Piovani. “La Guardiana del Faro” ha debuttato lo scorso settembre al Festival Benevento Città Spettacolo ed è stato poi presentato a Roma al Teatro dell’Angelo.
“La guardiana del faro” è un testo liberamente ispirato alla storia vera dell’unica donna che in Italia – in Puglia, sul Gargano - è stata guardiana di un faro. Qui è vissuta per decenni in un luogo impervio in completa solitudine, ma appagata dalla convivenza con la natura e con qualche animale domestico. Nel suo habitat - scelto e strenuamente difeso - figure familiari e personaggi mitici, diventano compagni di conversazione, interlocutori a cui confidare le riflessioni su un mondo diventato per lei sempre più lontano e indecifrabile. Il momento di frattura avviene quando i fari vengono automatizzati: la donna viene costretta ad abbandonare la sua vita isolata e silenziosa e ad accettare “l’inferno degli altri”.
L'IMPREVISTO
L'imprevisto: Un anziano ex-bibliotecario, solitario e riottoso ospite di una casa di riposo, viene rintracciato da un rampante giornalista che, avendo scoperto nel suo passato un’attività divulgativa consistente nel distribuire classici della letteratura in luoghi di emarginazione (ospedali, carceri, centri di recupero), ne vuol fare un eroe da copertina. Il vecchio dapprima si oppone strenuamente all’intervista, poi, obbligato da un velato ricatto da parte della direttrice della casa di riposo, accetta suo malgrado di incontrarlo. L’improvvisa notorietà conseguente all’articolo attira l’interesse e la morbosità dei media sull’anziano, che attua la sua vendetta nel corso di una diretta televisiva dalla casa di riposo per poi dedicarsi, indisturbato, alla sua passione per la musica e la letteratura. L'incontro con una sua ammiratrice, ospite della stessa casa di riposo, apre uno spiraglio imprevisto alla sua esistenza.
IN GABBIA
In gabbia (Chi è di scena): la cerimonia per la consegna del premio alla carriera diventa per un'anziana attrice l'occasione per tessere una ragnatela in cui resteranno impigliati il suo più giovane compagno, il suo agente, il suo pubblico. Una strategia portta alle sue estreme conseguenze il cui è il teatro a muovere le fila dei sentimenti.
LE ZIETTE - IL RAMMENDO INVISIBILE
Le ziette: Tre sorelle in una. Un'anziana accudisce e dà voce, nella casa di famiglia ormai vuota, a due bambole come fossero le sorelle ancora viventi, in un'alternanza di sentimenti e risentimenti. La ricorrenza di una festività religiosa accende la speranza che un miracolo possa riportare in vita un legame spezzato per lenire una solitudine difficile da sopportare.
Il rammendo invisibile: la trama e l'ordito dell'esistenza presentano col tempo strappi che deturpano i sentimenti. Solo sapienti mani sanno rammendare quei vuoti rendendo le cicatrici invisibili e restituendo al tessuto affettivo il suo prezioso disegno. Una gita devozionale diventa l'occasione per riannodare legami e creare nuovi rapporti dall'esito imprevedibile: un'anziana madre impone con tutte le forze il ruolo di genitrice naturale rimettendo in gioco ruoli familiari.
NESSUNO
Recensione Sipario (12/12/2013) "Autunno teatrale a Casperia" di Fernando Bevilacqua: Nel monologo "Nessuno", di Francesco Scotto, testo di forte impegno sociale, Nicola Caccavelli ha rivelato la propria valenza drammatica, interpretando il personaggio del bracciante extracomunitario sfruttato e vilipeso che alla fine muore senza aver potuto riscattare la propria condizione.
L'ORRIBILE REGALO
Motivazioni premio:
Nel monologo una statua di metallo parla del suo triste e "doloroso" pellegrinaggio, come regalo "orribile" palleggiato con malagrazia da un destinatario ostile all'altro. In un crescendo di disavventure, il destino della statua troppo brutta e sgraziata per essere accolta da qualcuno, si concluderà, ovviamente, in una discarica. Il testo affronta il tema della bellezza intesa solamente come connotazione esteriore e rinnova, in ambito teatrale, il comico-grottesco della commedia all'italiana