Come afferma Antonio Petrocelli è il teatro è il momento dello scontro e della contraddizioni ed è dunque il deterrente migliore per conoscere una società. Da Shakespeare ai giorni nostri

Curriculum vitae
Daniele Poto Informazioni personali :
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Curriculum vitae
Daniele Poto Informazioni personali :
con aggiornamento a
maggio 2017 Indirizzo: via Tripoli , 89 – 00199 Roma
tel : 06-8607823
cell: 335-7591143/ 333- 5359942
email : da.poto@tiscali.it/daniele.poto@alice.it
Nazionalità : Italiana
Nato a Roma il 1-3-1954.
E’ vissuto sempre nella capitale ad eccezione, in ordine cronologico, dei cinque anni vissuti a Bari, dei due a Milano e dei dieci a Torino.
Istruzione formazione_________________________________________________________________________________
Ha conseguito con grande impegno e prematura saggezza gli studi, laureandosi presso l’Università La Sapienza di Roma, facoltà Lettere Moderne, con il Chiarissimo Prof. Walter Pedullà nel 1977 con la tesi su “Cinema e Letteratura” con il massimo dei voti (110 e lode). Iscritto al perfezionamento di Lettere Moderne con il prof. Asor Rosa: impegno non concluso causa trasferimento a Milano.
Lingue estere : francese ( parlato e scritto ) , inglese e spagnolo.
Milite esente.
Esperienze professionali________________________________________________________________________________
Ha intrapreso da free lance la collaborazione con il quotidiano Tuttosport nel 1973 da cui è stato assunto, dopo lunga gavetta, il 1° gennaio 1978 presso la redazione di Milano prestando servizio di corrispondenza per due anni in coincidenza con il praticantato. Promosso il 30 novembre 1979 come professionista dopo regolare esame dell’ordine, è stato trasferito alla redazione centrale di Torino da prima responsabile della redazione basket ed in seguito jolly per gli sport vari seguendo manifestazioni come Olimpiadi, Universiadi, Giochi del Mediterraneo, Goodwill Games, Mondiali di atletica, Calcio, Nuoto, Ginnastica, Hockey su ghiaccio, europei di Basket.
Fa ritorno a Roma nel 1985, prestando servizio come corrispondente, caposervizio ed inviato per il centro sud incaricato ad occuparsene di ogni tipo di sport.
Nel marzo del 2006 richiamato in servizio presso la redazione centrale , fa ritorno a Torino come Caposervizio Redazione Calcio per la serie B, Lega Pro, Calcio giovanile e femminile. Qui ci rimane attivo in servizio fino a settembre 2009.-
Risolve il rapporto con il giornale in stato di crisi e fa ritorno a Roma dove instaura la propria attività .
Con i 37 anni e 6 mesi di contributi grazie al riscatto della laurea nel marzo del 2012 , opta per l’uscita dall’attività lavorativa di dipendenza e ritirarsi in pensione.
Uffici stampa_____________________________________________________________________
Per un biennio Capo Ufficio Stampa del Comitato laziale della Feder atletica (Fidal).
Sei anni Capo Ufficio Stampa della Fijlkam (Federazione Italiana, Judo Lotta, Karate).
Collaborazioni a latere sportive______________________________________________________
Tra i quotidiani: Repubblica (sport e turismo, inserto week end), Corriere della Sera (edizione romana), Messaggero, Il Tempo, Olimpico (oggi fallito), Reporter, Paese Sera, Liberazione (nella versione come quotidiano dei radicali), Lotta Continua, Gazzetta del Popolo, Prealpina .
Ci sono stati periodi di assunzioni a tempo con l’agenzia nazionale Ansa.
Tra le riviste specialistiche: Atletica, Atletica Leggera, Jogging, La Grande Corsa, Correre, Lazio Atletica, Il Mondo del nuoto, Basket, Arcieri, Ginnastica, Canottaggio, Lo Sport italiano, Sport Giovane, I Quaderni dello sport, Calcio oggi, Roma mia, Tennistavolo, Il Discobolo, Pallamano .( nel comitato editoriale per un biennio ), Il Dilettante, Athlon, Totocalcio, La Colonna Vincente, Octopus, Motociclismo e Boxe Ring.
Collaborazioni a latere extra sportive_________________________________________________
Dal 1973 in avanti in redazione alla Fiera Letteraria. Redattore della redazione romana del Progresso Italo-americano fino alla chiusura della redazione stessa. Articolista di Sipario, Prima Comunicazione, Polizia Moderna, Jonas (rivista della federazione giovanile comunista, oggi scomparsa), la Manovella, Insider Magazine, il Redattore Sociale, Sentieri Francescani, Tempo Sport (rivista dello Csa.In).
Collaborazioni radiofoniche_________________________________________________________
Per Radio Uno, sotto gli auspici di Ermanno Anfossi, è stato uno dei creatori e conduttori del programma in 13 puntate intitolato ”Cantare lo sport” in collaborazione con Enzo Belforte e Nemesio Ala. E’ stato il direttore della quarta radio romana in ordine cronologico nell’era della radio libere (Onda Radio) gestendo da responsabile una striscia quotidiana di un’ora, un programma denominato Happening. Per un biennio ha tenuto una rubrica fissa di sport su Radio Roma. Ha all’attivo collaborazioni con Radio Blu, Radio Città Futura e Radio Serena Sport.
Collaborazioni televisive___________________________________________________________
In campo televisivo a Roma è stato ospite delle prime storiche emittenti capitoline come Spqr, Telefantasy, Gbr, Videouno, Rete Oro, Quarta Rete, Super Tre, Teleradio sole. E’ stato più volte ospite del Processo del lunedì di Biscardi come opinionista. Ha collaborato per un biennio al telegiornale di Teleroma 56. Per Telemontecarlo (oggi La 7) è stato commentatore specializzato di ginnastica. Per l’emittente torinese Videouno ha commentato i Goodwill Games di ginnastica.
Extra___________________________________________________________________________
E’ stato redattore per alcune voci sportive (pallamano, bridge, collezionismo sportivo) per la prestigiosa Enciclopedia Treccani E’ stato il fondatore della rivista underground Combinazioni, palestra per i successi del noto disegnatore Stefano Tamburini, poi tragicamente scomparso,. A questo periodo (1976-77) risale la collaborazione attiva con Stampa Alternativa di Marcello Baraghini con l’organizzazione di festival pop alternativi.
A Torino ha collaborato per tre anni come redattore e speaker del “Festival del cinema Sportivo”.
Per un quinquennio ha curato la voce del “calcio femminile” per l’Almanacco del Calcio Mondiale di Salvatore Lo Presti.
E’ stato revisore dei conti dell’Associazione italiana giornalisti canoa e canottaggio.
Ha prodotto per Arion Editore il libro della scrittrice Giovanna Arciprete intitolato “Ma l’amore te lo insegna qualcuno?”.
Nel 2010 ha fatto parte della giuria del premio musicale Stefano Rosso assegnato a Fabrizio Emigli”. Nel settembre dello stesso anno ha presentato da relatore la ricerca “L’infiltrazione mafiosa nell’organizzazione calcistica” al convegno su “Economia illegale, crimine organizzato e globalizzazione finanziaria” organizzato da Flaire a Otranto.
E’ stato uno dei pionieri dello Speaker’s Corner italiano con attività svolta en plein air tra il Parco di Villa Ada e il Casale del Podere Rosa.
E’ membro attivo dell’associazione culturale Reseda, di una seconda associazione culturale- “Attiva Montesacro”- proponendo iniziativa sociali e di eco baratto e anche socio aderente di Lettori Virali di Guidonia. E’ altresì membro del collettivo Movimento Tellurico che cerca di tenere i fari accesi sulla difficile ricostruzione dell’Aquila dopo il terremoto che l’ha colpita.
E’ volontario del Touring Club per l’iniziativa “Aperti per voi” e partecipante attivo per la stessa organizzazione del club del Territorio.
Attualmente svolge lezioni su fair play e sport nei licei romani sotto l’egida de “La corsa di Miguel” di cui è anche comunicatore e speaker. Collabora con la Regione Calabria per la quale tiene i corsi del progetto Eu praxis sul tema della legalità e dello sport. E’ stato audito due volte dalla Commissione antimafia: sul tema dell’azzardo e del calcio criminale.
Premi giornalistici_________________________________________________________________
Ha vinto il concorso giornalistico legato ai mondiali di nuoto del 1987.
Ha ricevuto il premio come Giornalista dell’anno” per la ginnastica nel 1990, il premio “Arte e sport” della rivista “La sponda”, il premio AGICC DEL Canottaggio (2001) e il Premio intestato a Gianni Melli nel 2005.
Editoria_________________________________________________________________________
Nel 2001 ha iniziato una fiorente e vivace attività editoriale compendiata dalla scrittura e pubblicazione di 16 testi in 13 anni.
L’esordio con “Brindisi basket”, cui hanno fatto seguito
.“Un’anima in fondo al canestro” (segnalazione premio letterario del Coni del 2004),
.“Un delitto per male”,
“Romanzo Finale”,
“La Carambola”,
“Nessuna Pietà per i vinti”,
“101 motivi per non vivere in Italia”
“Incroci Roma-Torino” a quattro mani con Paolo Vinai, poi rieditato come “Convergenze parallele in seconda edizione)
“Vita scritta da me medesimo”
“Binario 95”, transitando come editore da Vukosava Edizioni, a Frog Editore, Bufalini editore fino a ABao AQu.
Inoltre ha contribuito alla realizzazione dei libri collettivi
. “Totocalcio”,
. “Cento anni di Fijlkam”,
. “Corri per il verde”,
. “Almanacco 2006, passione pallone”,
. “Prove d’autore in terra di Brindisi”
“Vite in gioco” (Città nuova)
“Il gioco d’azzardo sotto il profilo socio-antropologico, epidemiologico e criminologico (Franco Angeli Editore).
Nel 2010 ha iniziato una fattiva collaborazione con “Libera”, l’associazione antimafie di Don Ciotti nel settore saggistico pubblicando quattro dossiers tutti oggi esauriti:
. “ Le Mafie nel Pallone”,
. “ Azzardopoli,”
. “ Azzardopoli 2.0”,
. “Compro Oro”.
Nel gennaio 2016 è uscito un quinto dossier dal titolo “Italia diseguale” (edizioni Abele) mentre è in preparazione un romanzo intitolato “Il calcio più bello del mondo (editore Absolutely Free) .
In relazione a questi testi è il referente nazionale per il gioco d’azzardo di Libera e boarding member di “ Mettiamoci in gioco “, invitato onlus per l’Italia a tenere conferenze e partecipare a dibattiti da tutte le organizzazioni in rete collegate a” Libera e alla “ campagna in rete” che riunisce 39 istituzioni e raggruppa circa 9 milioni di iscritti complessivi.
Come rappresentante di “ Libera” è altresì membro del Comitato Consultivo su Gioco d’Azzardo Patologico, istituito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Con questo incarico nell’autunno del 2013 ha tenuto conferenze presso l’Upter di Roma e la facoltà di Scienza politiche dell’Università di Roma.
E’ stato nell’autunno del 2014 il tutor del tavolo sull’azzardo a Contromafie, organizzato da “Libera”. Nel gennaio del 2015 è stato relatore al convegno Human Factor organizzato da Sel presso la Permanente di Milano.
Premi letterari vinti________________________________________________________________
Ha vinto il II Premio Panunzio nel 2013 con “Incroci Roma-Torino”; il Premio Arcore nel 2015, il Premio Estemporanea a Settecamini (Roma, 2015).
Nel marzo del 2012 un suo racconto ha incassato il premio intitolato a Fortunato Pasqualino pubblicato nell’Antologia di riferimento del premio stesso. Suoi scritti, premiati e segnalati, sono stati inseriti nelle
. “Antologie del Premio Nazionale Albero Andronico,”
. nel Premio “Lettere d’Amore “dell’editore Noubs,
. Premio”Città di Diano Marina 2013”
. Premio “Akkuaria” del 2014,
. nella selezione di poesia “Erudita 2012” e “Erudita 2013”,
. nell’antologia “400 colpe” della Perrone editore (presente anche nelle Agende dell’anno 2013- 2014 con un suo motto),
. nell’antologia di racconti del Premio “Città di Recale”, e nel concorso “Parole di pane”
- nell’antologia di Perrone editore “Odio l’estate” (giugno 2015)
- ha vinto il primo premio per il racconto del concorso Energheia a Matera nel settembre 2015.
- Primo ex aequo nel premio “Cercando i colori”di Arbatax per il racconto nel maggio 2017.
Teatro__________________________________________________________________________
Nel settembre del 2012 ha scritto e pubblicato “Il Nuovo Diario di Anna Frank” che è stato rappresentato dalla compagnia di Drammaterapia di Ermanno Gioacchini al Cinema Teatro l’Aquila e replicato presso il Teatro Tenda di Viterbo nella primavera del 2013 ricevendo positive recensioni da Leo Gullotta ed Emanuela Giordano. Lo stesso testo è stato premiato per la sezione Teatri del Premio Solidea di Mesagne la cui premiazione si è svolta il 7-8 dicembre 2012, riscuotendo anche una segnalazione di merito per il concorso Teatrando nel novembre del 2013 .
Ha frequentato il Laboratorio del Teatro Vittoria sotto la guida di Stefano Messina nella stagione 2013-2014 rappresentando nello stesso stabile come coautore e attore il“Teatro dei Sogni” nel giugno del 2014.
Ha frequentato il corso di Lettura Espressiva tenuto dall’attrice Silvia Luzzi condensatosi nell’esibizione finale ai Villa Piccolomini nell’estate del 2014.
Ha frequentato un corso di healing theatre con Anna Santolomazza al termine di un percorso di neurolinguistica con diploma di frequentazione biennale.
E’ uno degli animatori del seminario di drammaturgia teatrale che si svolge da due anni presso la Casa dei Teatri in Villa Pamphili dove ha seguito (febbraio 2015) il laboratorio “Riparare il mondo” tenuto dall’attrice e maestra Laura Curino. .
E’ stato uno dei curatori del reading “Terrorismo” tratto dal testo della scrittrice Antonella Colonna Villasi presentato in anteprima al Teatro Lo Spazio l’8 maggio del 2011. Ha partecipato alla maratona di lettura di “Uno nessuno e centomila” organizzata dall’Istituto di Studi Pirandelliani a Roma nel febbraio del 2015.
Fa parte di un gruppo di performers e di readers che danno vita al sito internet www.leggereparole.it. E del gruppo che mensilmente produce serate spettacolo sotto l’egida dell’associazione culturale Artemia. Per progetti legati alla scrittura teatrale ha calcato da interprete e lettore i palcoscenici del Teatro Vittoria, del Teatro del Quarticciolo e del Teatrino Smile.
Collaborazioni giornalistiche attuali__________________________________________________
“Libera Informazione”, “Narcomafie”, “Agorà,” “Lazionauta”, “Athlon”, “Spiridion”, “Lo StraFatto”, Roma Web Radio, blog “Io denuncio”, “Io gioco pulito”, blog de “Il Fatto quotidiano”, Press 67, “Zeroviolenza”
Dati personali
Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del Decreto Legislativo 30.06.2003, n.196”Codice in materia di protezione dei dati personali”.-
Ho scritto "Il nuovo diario di Anna Frank" immaginando che la stessa sia ancora viva in uno scantinato americano. Pretesto per un revisionismo critico sul personaggio e sulla durezza dei tempi
una madre disperata
UNA MADRE DISPERATA
Mia figlia non vive. Funziona. Una che vive che fa? Respira, impreca, comunica. Lei niente di tutto questo, al massimo impreca. Davanti a me, dietro di me, contro di me. Una creatura bionica. Un’irregolare nelle ore di movida, una pensionante all’ora dei pasti. Eh si, perché a quell’ora si presenta regolarmente a tavola, timbra il cartellino, non manca una presenza. E con la pretesa del menù regolare: quello che ci ammannivano ai matrimoni dei nostri nonni. Avete presente? Lei è l’ospite d’onore del convivio. Manca solo che faccia la cameriera pronta a versarle il vino quando il bicchiere è vuoto.
Antipasto col carciofino (mi raccomando, uno), primo, secondo, contorno, frutta e magari pure caffè e ammazzacaffè. E al momento del conto fa pippa. Fiuta l’odore del cibo, oppure la sottoscritta che spignatta per apparecchiare? Sarà il rumore delle posate o il profumo dell’arrosto? Lei ha rivisitato il motto “Famo alla romana”… Ma potrebbe anche essere “Fame alla romana.” E che si divide in questo conto? Io faccio le spesa, io apparecchio, io cucino e manca solo che la faccia digerì’, che stimoli le sue funzioni intestinali..e non mi fate diventare volgare… ‘Sto coperto, caro mi costa. E’ un coperto che rischia di diventare uno scoperto.
Una bella soddisfazione. Le piante te ne danno di più: sono più dialettiche. Lei non fa gruppo, fa crew… Che poi ci ho messo tanto a capire che ‘sta parola voleva dire flotta, equipaggio, che le regalava un’identità. Dunque ora lei pretende che io dica sempre crew: io e lei da sole, disunite nella lotta, un crew. Io dico se uno fa crew, si pronuncia criu mi raccomando, partecipa anche economicamente… St’equipaggio non si mette in moto da solo, non funziona per diritto di Dio. Dunque, remare! Si, ma per lei dall’altra parte, neanche fosse un abbordaggio! Eppure a volte avrei bisogno di respirare una che ha il mio stesso sangue, il mio stesso odore, che vira dalla mia stessa parte. Quando ho provato a dirle che io da ragazzina prendevo la paghetta, lei ha commentato: “E che ti prostituivi?”. Poi dopo aver chiarito che non era nulla del genere ha iniziato ad addentrarsi nei particolari. “Certo che i tuoi genitori erano un po’ schiavisti… magari pretendevano anche in cambio di ‘sta paghetta che rincasassi presto, che obbedissi ai comandi, che fossi servizievole e,
1persino, promossa a fine anno”. Beh, a lei non l’ho detto ma un po’ era questo che ci veniva richiesto. Mai ammettere però… E’ una fatica vana richiamarle la memoria del presente o la speranza del passato. Lei è situata nel presente. E non c’è altro. A me sembra il crew della Costa Concordia pilotata da uno Schettino in pessima forma. La stessa faccia tosta. Beh, non è la figlia di Schettino, questo posso giurarlo: mai avuto rapporti… Quantunque a faccia tosta potrebbe battersela con la moldava. Si, quella che sulla Costa Concordia non pagava, chissà perché!
Alla faccia del vero padre naturale che chissà che fine ha fatto! Almeno lui non vede i risultati di tanto sfacelo. Sembra che Michele Serra si sia ispirato a mia figlia per scrivere Gli Sdraiati. Lei di suo è sdraiata alle ore più impensate. E, mi viene da pensare, non sempre da sola. Ieri si lamentava perché alle 14 l’ho buttata giù dal letto.
Per spronarla le ho detto: “Mica lavori in una discoteca”. E lei: “No, non lavoro in una discoteca. In discoteca ci passo solo per la robba”. E io ingenua: “Che robba”. E lei: “Lascia perdè ma’. “Ci fanno provare ‘ste nuove pasticchette sintetiche di ketamina. Robba forte! Ci testa il Dipartimento anti-droga della Presidenza del Consiglio. Entriamo nella campionatura intitolata “Profili dei giovani italiani d’oggi”! Finiremo in un libro”. E a me è venuto da pensare che c’è una campagna animalista per difendere le cavie. E per mia figlia e le pasticchette niente? E poi c’entrerà davvero il Dipartimento anti-droghe o non piuttosto l’anonima pro droghe? Beh, se non altro ha fantasia, ha la risposta pronta. Meglio non approfondire, ma quando sei madre come fai…Dunque sono andata a vedere sul sito del Dipartimento anti-droga e ho scoperto che hanno testato 280 droghe nuove in un anno solo e quasi tutte sintetiche. Quelle che danno all’entrata delle discoteche per capirci. Così i giovani reggono fino alle cinque di mattina che poi sono degli stracci. Ho ripensato a quello che lei mi ha detto una volta: “A ma’ io c’ho il potere di sintesi…”. Vuoi vedè… Così ogni tanto mentre dorme, all’ora di pranzo le trafugo il telefonino- tanto ronfa come un ghiro e russa pure- e do un’occhiata ai suoi sms. Lo so, non si dovrebbe fare ma, come diceva quel poeta, si, il fine giustifica i mezzi, e dunque vai con una spiatina. Beh, ora dirvi tutto proprio tutto mi vergogno un po’... Non posso chiederle riscontri ma, come si dice a Roma, a tutta callara mi sembra che si sia Innamorata di una ragazza. Vero che fa meno scandalo quando le gay sono donne? Fa meno senso, come dire? Mi ripete spesso Chiara che devo essere “politicamente corretta” ma ‘sti cazzi. Insomma lei stravede per una donna chiamata Lisa. E non è la canzone di De Gregori. Si chiama proprio Lisa o meglio Elisabetta, a volte Betty. Ai miei tempi si diceva “pomicia”, poi un’altra generazione ha detto “lumare”, ora non so come si dica ma quella cosa lì loro sembrano farla negli angoli più impensabili del mondo. Sto provando a catalogarli: cessi pubblici (quando sono aperti), biblioteche comunali, guardiole del portiere improvvisamente aperte per assenza prolungata dello stesso. Insomma proprio un bell’equipaggio, anzi crew. E si che avrebbero una casa, anzi, a quanto mi pare di capire, addirittura due, compresa la mia. E pure una macchina. Ma si vede che non è più vintage, non si approfondisce più la questione dei sedili ribaltabili. Che io ci ho lasciato i segni lì. Si, segni seminali ma anche cicatrici…nei contorcimenti capirete.. . Lei usa un gergo tutto suo, non codificato. Scrive: “Facciamo trullalera stasera?”. E che devo pensare io? Che guardano Piazza Pulita in televisione o lo sceneggiato sul maestro Manzi? Penso a quella cosa lì e non perché ce l’abbia sempre in testa. Io ho abdicato ormai: abrogato l’uso, cancellati gli stimoli…Oddio, una volta mi ha spiegato come siamo diverse e come il mondo è cambiato. Lei a esempio questa Lisa l’ha conosciuta con blue tooth... stava su un autobus. La ragazza aveva la minigonna ascellare, lei le ha mandato un sms, è entrata come dire, nella sua orbita di ricezione. Scritto, detto, fatto: amiche, amanti e vattelappesca. Io il mio lui… ,si, il padre naturale l’ho conosciuto all’università. Un assistente a economia e commercio: carino, gentile, neanche tanto virile. Però quel poco è bastato: zac incinta. Prima botta e subito tacca… Intaccata. Penso che Chiara l’abbia visto tre volte in vita sua.
Io sto ancora a scervellarmi su come possano fare l’amore due donne. Non mi viene proprio l’immagine. No, la mamma non me l’ha detto. Per la verità non mi ha detto neanche come si fa l’amore con due uomini… Insomma ci sono protuberanze e cavità, come si concilia tutto questo? La mia amica Rosa dice che mi mancano le capacità cinestetiche e che il cinema non centra. O forse si… Non c’ho le visioni. Ho perso il turno, non sono neanche in lista d’attesa. E quando mi ricapiterà? Se penso a Chiara e Lisa insieme penso che sia materialmente impossibile che delle cavità si sposino e convergano. O c’è qualcosa che proprio non riesco lontanamente a immaginare? Perlomeno qui non debbo preoccuparmi dei contraccettivi. Che quando stava con Luca gliene lasciavo sempre una scatola sul tavolino (melius abundare). Ricordo i nomi: performa, sensus, viralit, invictus. Insomma, roba che non potevi fallire…Si, come Mandela, perlomeno nel film. Poi c’ha la fissa della biancheria intima. Sarà per questo che nel mio quartiere vanno forti tutti i produttori: Yamamay, Tezenis, Intimissimi e chi più ne ha ne metta o ne dismetta, si di perizomi e dintorni. Mi sa che questi capi al grammo costano più del caviale o dello zafferano. Li prendo in mano e sono impercettibili, non fanno massa. Virtuali? Nell’armadio ha dei perizomi che sembrano dei fili interdentali. E reggiseno niente. Queste ragazze comunque sono ispirate da un forte senso del pericolo e del rischio. E pare che gli vada sempre bene. Oddio, io non mi scandalizzo per le bestemmie. Se sono ispirate approvo. Come si dice a Roma? “Quanno ce vo’ ce vo’!”. Ma penso che mia figlia sia un Ogm, organismo geneticamente modificato oppure le iniziali sono quelle di “Oh Gesù Madonna mamma quanto rompi”? Oddio, io tengo alla famiglia. E se dunque lei facesse crew con questa Lisa non è che mi dispiacerebbe. Certo, tre donne è più crew… mi ci metto pure io, scusate se invado… Ma, non per dire, però un uomo in casa fa sempre comodo. Anche un uomo non in casa… Uno che stia nei paraggi… sempre pronto all’uso. Che quando gli squilli accorre. Beh, non un ragazzo squillo…Un idraulico liquido. Sapete come diciamo noi donne: basta che ci sia un uomo con un neurone. Noi donne di neuroni ne abbiamo tanti ma confusi. Diciamo un uomo con un neurone solo ma con le idee chiare. Il neurone, non l’uomo. Un neurone che non sia multi-tasking, che parli solo con se stesso, che si ascolti, si mormori, si confessi, si parli, si faccia le domande e si dia le risposte. Meglio di Marzullo insomma. No, non “basta che respiri”, quello lo diceva mio nonno. Un uomo con un neurone che sappia svitare un rubinetto, avvitare una lampadina, cucinare due uova alla coque, rollarti una sigaretta o qualcosa d’altro. A me l’uomo serve perché mi parcheggia la macchina. Si, ho il complesso della macchina. Portatemi dappertutto, fosse pure in cima al Quirinale ma non fatemi parcheggiare. Le città diverse da Roma dovrei visitarle senza fermarmi. Si, energia in movimento. Senza uscire dalla macchina, come al metro drive in. Ho sempre paura di strusciare la macchina e di essere strusciata. E’ profondamente meglio essere strusciata senza macchina, non siete d’accordo? Insomma, a ‘sto uomo ipotetico io saprei che fargli fare, oltre a quello… Magari potrebbe servirmi per andare a prendere mia figlia dai luoghi pericolosi frequentati co’ ‘sta Lisa. Che poi non me l’ha presentata ufficialmente. Vi pare bello? Uno pensa a un crew con tre donne, congettura, si spinge a immaginare una famiglia allargata al femminile e tua figlia, dico tua figlia, neanche ti presenta la fidanzata del trullalera. Si, insomma quella con cui si trastulla. Dovreste vedere che faccia ha fatto quando le ho detto. “Ma non pensi di presentarmi ufficialmente la mamma di Lisa?”. Aveva la faccia dell’indignazione, della virtù offesa. E quindi ci ha messo dieci secondi a riprendersi prima di spararmi un: “Si, magari pure i nonni!”.
Siamo nati per soffrire, di più se nate, di più se hai una figlia unica che definire viziata è una definizione bonsai. Ma chissà poi mi viene da pensare che mi dovrò accollare pure questa Lisa mai presentata e i pasti diventeranno due e così le derrate alimentari cresceranno. Che già all’hard discount sono una delle clienti più importanti e quasi mi salutano quando mi vedono. E se quella poi mi chiede salmone e caviale? Insomma, qui il vocabolario delle pretese non è stato sfogliato ancora per intero. Una delle piccole cose che le richiederei sarebbe di rifarsi il letto. E che ce vo’ a rifarsi il letto? Scusate se trascendo col romanesco. Ma qui saremo proprio sotto il minimo sindacale! Pensate all’8 marzo che è da poco trascorso. Io ho fatto la solita cena con le amiche che una volta erano femministe e poi sono diventate divorziate. Un passaggio naturale… Beh, una volta non avremmo pensato a una cena…comunque bisognava accontentarsi. Lei, Chiara, invece è andata al Muccassassina con Lisa che mi sono tornati i conti: due + due fa quattro, a volte. Poi però la serata le è andata storta. Si sono separate e lei a casa non è tornata. Quando mi manda un sms non è un messaggio è una sentenza. Stavolta ha scritto: “Non torno a casa, ho trovato un letto che mi piace di più…”. ‘Sti cazzi..dunque neanche il letto di Lisa. Le ho risposto: “Allora sto più tranquilla”. Donna, uomo o trans? Non mi rimane da pensare altro. Che se m’inalbero è peggio: ho preso 30 pasticche di Lexotan e ho acceso la televisione per vedere mezz’ora di Marzullo che è un bromuro naturale. A volte penso che la televisione italiana sia un rimedio omeopatico per guarire dall’imbecillità.
Beh, ora che mi so’ sfogata dottoressa psic mi dica quanto le devo dare per avere avuto la pazienza di ascoltarmi… Ma lei una parola non me la dice mai? Neanche come donna? Ah si, ha una cosa da dirmi. No, non mi dica, lei è la madre di Lisa? E anche lei ha gli stessi problemi…
Una donna senza importanza
Ho rivisto e attualizzato il testo di "Una donna senza importanza"
di Oscar Wilde, messo in scena da una compagnia amatoriale